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AmbriaJazz sceglie ANIME come parola chiave di un’edizione che invita a riscoprire il valore del dialogo e delle emozioni con la musica

Domenica 15 giugno al via la nuova edizione di AmbriaJazz Festival: due mesi di concerti tra innovazione, cultura e territorio. Inaugurazione a Tirano con Albert Hera e i cori della Valtellina per il visionario Salvation. E poi Jacopo Ferrazza con Prometheus, Enzo Gentile e Paolo Jannacci per l’omaggio a Enzo, Francesco D’Auria, Tino Tracanna e Michel Godard insieme per Spiritus Spiritus, Nicoletta Taricani ‘racconta’ Letizia Battaglia, e ancora Elisabetta Antonini e Alessandro Contini sul palco con il grande Nils Petter Molvær


AmbriaJazz è un festival itinerante di musica jazz, realizzato dall’Associazione AmbriaJazz in collaborazione con il socio AltraValtellina, ed è patrocinato da AITR che ne sostiene da anni la visione e i valori. AmbriaJazz si svolge in Valtellina e nelle aree montane limitrofe, compresa la vicina Svizzera, promuovendo un’idea di cultura che valorizza il patrimonio naturale e coinvolge attivamente i territori ospitanti. Il patrocinio di AITR nasce da una profonda comunione di intenti con il festival: la promozione di un turismo responsabile, la cura per l’ambiente, il coinvolgimento delle comunità locali e la diffusione di pratiche culturali sostenibili.


Grazie alla forza comunicativa della musica, AmbriaJazz contribuisce in modo concreto alla sensibilizzazione del pubblico sui temi ambientali e sociali, portando l’attenzione sulla bellezza e fragilità dei contesti montani.


Un percorso unico tra musica, emozioni e territori. Un invito a fermarsi, per riconnettersi con se stessi, con gli altri e con il territorio, per esplorare il significato profondo dell’anima. E’ questo il nucleo centrale dell’edizione 2025 del festival AmbriaJazz, che prende il via domenica 15 giugno da Tirano per proseguire sino alla tappa conclusiva di Maloja, nel cantone svizzero dei Grigioni, domenica 10 agosto. Un’edizione costruita attorno al tema chiave ANIME, scelto per celebrare la musica come linguaggio dell’anima individuale, ma anche come espressione dell’anima di una comunità. “In un mondo alle prese con sfide sociali e ambientali urgenti, attraversato da fenomeni di frammentazione sociale e individualismo esasperato – dichiara Giovanni Busetto, direttore artistico del AmbriaJazz Festival - abbiamo sentito l’esigenza di riscoprire ciò che ci unisce, di promuovere un dialogo autentico e profondo. E quale strumento migliore del jazz per farlo? Una musica nata dal dialogo tra culture e tradizioni, dall’ascolto reciproco, capace di evocare emozioni universali”.


AmbriaJazz
AmbriaJazz

AmbriaJazz 2025 è un viaggio tra identità culturali, memorie collettive e radici profonde, che parla di dedizione, quella del team che organizza il festival, ma anche del pubblico e degli artisti che in 16 anni di attività hanno contribuito a rendere la manifestazione un punto di riferimento per appassionati e artisti, riconosciuta a livello internazionale. “Selezionando i progetti per questa edizione – prosegue Busetto - mi hanno colpito in modo particolare le proposte legate alle anime di artisti dello scorso secolo come Pina Bausch per la danza, Dino Buzzati e Charles Bukowski per la letteratura, Letizia Battaglia e Sebastião Salgado per la fotografia, Fela Kuti, David Sylvian ed Enzo Jannacci per la musica. Sono progetti innovativi, legati in vari modi alle loro figure, in cui ho trovato aiuto e ispirazione per costruire quel laboratorio culturale a me molto caro che si chiama AmbriaJazz Festival”.


Una realtà consolidata, quella del festival itinerante della Valtellina, che può contare sulla preziosa attività di innovazione culturale svolta dall’associazione AmbriaJazz ODV nella provincia di Sondrio e che, anche nel 2025, si concretizza in una proposta artistica di qualità. A partire dall’evento inaugurale del festival, in programma domenica 15 giugno al Teatro Mignon di Tirano, dove Albert Hera mette in scena, insieme a una selezione di cori del territorio, Salvation 2332. L’ultimo Canto. Racconto musicale improvvisato che celebra il potere delle emozioni e del loro intrecciarsi, Salvation 2332 racconta un futuro dominato dal caos e dall’oblio che solo la forza del canto e della musica può contrastare. Un concerto per affermare che la rinascita non può che arrivare dalle relazioni tra le persone, dall’incontro tra i loro suoni e persino tra i loro singulti. Un progetto quello di Salvation che è un vero e proprio invito a salvare il mondo attraverso la musica.


Locandina eventi AmbriaJazz
Locandina eventi


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