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NATURE RESTORATION LAW, IL GOVERNO CAMBI ROTTA. STIAMO PERDENDO UN’ENORME OPPORTUNITA’ DI SALVARE LA BIODIVERSITA’, COMBATTERE I CAMBIAMENTI CLIMATICI E SOSTENERE L’ECONOMIA.

“I benefici che deriverebbero dal ripristino della natura sono in media 10 volte superiori ai costi”. Oggi l’appello di 31 associazioni alla presidente Giorgia Meloni e al ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin: l’Italia cambi posizione e sostenga la legge.


L’Italia cambi la sua posizione e sostenga la Nature Restoration Law, la legge sul ripristino della

natura in grado di rigenerare la biodiversità, mettere in sicurezza il territorio, contribuire alla soluzione della crisi climatica e a un futuro più sostenibile per economia e società.


E’ il cuore dell’appello che 31 associazioni lanciano oggi, in occasione della Giornata della Terra 2024, che si unisce a quello di numerose altre associazioni europee ai loro governi.


Dopo la mancata approvazione, il 22 marzo scorso, della legge da parte del Consiglio europeo, che

doveva sancire la conclusione del lungo percorso che aveva portato alla sua approvazione da parte

del Parlamento europeo lo scorso 27 febbraio, ora il rischio, tra elezioni europee incombenti, fake

news e interessi di parte, è quello di perdere questa opportunità, proprio nel momento in cui ne

abbiamo più bisogno.


La legge sul Ripristino della natura, in realtà – sostengono le associazioni - porterebbe benefici

straordinari, oltre che alla biodiversità e alla lotta ai cambiamenti climatici, proprio ai territori,

all’agricoltura, alla pesca e all’economia tutta, smentendo la narrazione anti-ambientale di alcuni

gruppi politici e organizzazioni agricole.


“In termini economici – spiegano le associazioni – i benefici che deriverebbero dal ripristino della

natura sono in media 10 volte superiori ai costi. Ad esempio, per l’agricoltura la presenza di piccoli

spazi naturali ridurrebbe l’uso della chimica e migliorerebbe rese agricole e salute del suolo, a

beneficio della biodiversità, delle aziende agricole e della società in generale”.


Inoltre, riportare più natura nel territorio, piantare alberi nelle aree urbane, restituire ai fiumi spazi più ampi dove farli scorrere senza fare danni ridurrebbe i rischi di alluvioni e altre catastrofi naturali, con grandi benefici economici e di salvezza di vite umane.


A ciò si aggiungono gli effetti positivi che l’applicazione di questa legge avrebbe sul clima poiché

habitat marini, forestali e delle zone umide in salute trattengono e assorbono CO2 e altri gas

climalteranti, mitigando l’aumento delle temperature, che ogni anno si fanno sempre più estreme.


“Per tutti questi motivi – sostengono le 31 associazioni – chiediamo al Governo italiano, la cui

posizione è determinante per le sorti della legge sulla Nature Restoration law, di rivedere la propria decisione contraria alla legge e sostenerne l’approvazione. Non si assumano la presidente Meloni e il ministro Pichetto Fratin la responsabilità di affossare un provvedimento così prezioso. Ne va del nostro futuro”.




Elenco associazioni aderenti:

Actionaid

AIDA - Associazione Italiana di Agroecologia

AITR - Associazione Italiana Turismo Responsabile

Altura

Apinicittà aps

CIPRA

CIRF - Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale

Cittadini per l'Aria

CIWF Italia

ENPA

Federbio

Forum Salviamo il Paesaggio - Difendiamo i Territori

Free Rivers

Greenpeace Italia

ISDE

Italia Nostra

LAV

Lega abolizione caccia - LAC

Legambiente

Lipu – BirdLife Italia

MareVivo

OIPA

Pro Natura

Rete Semi Rurali

Slow food Italia

Terra!

The good lobby

Touring club Italia

VAS - Verdi Ambiente e Società

WWF Italia

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