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Gender tourism lab: turismo responsabile e impresa al femminile


Gender tourism lab

Cosa significa oggi fare impresa nel turismo da una prospettiva femminile, responsabile e orientata al cambiamento? Come si costruisce un’attività capace di integrare sostenibilità ambientale, impatto sociale, inclusione e innovazione?


A queste domande risponde il Gender Tourism Lab, il primo corso in Italia pensato per accompagnare le donne nella creazione di un’impresa turistica responsabile, inclusiva e innovativa, con una precisa ottica di genere. Ne parliamo con le tre ideatrici e docenti del corso: Paola Fagioli, Manuela Bolchini e Daniela Campora.


Sostenibilità e innovazione: un binomio necessario


Paola Fagioli, esperta di certificazioni presso Legambiente, sottolinea come termini oggi centrali – sostenibilità ambientale, impatto sociale, inclusione e innovazione – non debbano essere semplici etichette, ma pilastri integrati nel modo di fare e offrire turismo.

“Le ricerche di mercato dimostrano che la sostenibilità non è più una scelta di nicchia, ma un criterio decisivo per un numero crescente di viaggiatori – in particolare tra le giovani generazioni e tra le donne.”

Non si tratta solo di un valore etico: anche istituti di credito e bandi pubblici richiedono oggi parametri di sostenibilità per l’accesso a finanziamenti e agevolazioni. Questo corso apre opportunità concrete per avviare un’attività turistica nuova o trasformarne una esistente. L’impegno ambientale e sociale diventa così un fattore competitivo, non solo valoriale.


Turismo responsabile al femminile: autenticità e consapevolezza


Manuela Bolchini, fondatrice di EquoTube, ci ricorda che chi viaggia responsabilmente non cerca solo una destinazione, ma un’esperienza autentica, fatta di relazioni, cultura, territorio e incontro.

“Un turismo amico dell’ambiente e rispettoso delle comunità locali è capace di attivare circuiti virtuosi nelle destinazioni, rendendole sostenibili nel tempo.”

Nel contesto del turismo al femminile, questo approccio si arricchisce ulteriormente.

Il turismo responsabile al femminile valorizza la consapevolezza di un empowerment ancora più particolare, perché gestito e curato da donne, il cui ruolo diventa ancora più incisivo, per realizzare questo circuito virtuoso, in un’ottica di valorizzazione e proiezione delle peculiarità qualitative di un turismo che cura il dettaglio, stupisce la mente, emoziona il cuore e preserva l’autenticità dell’esperienza.


L’empowerment delle donne, sia come viaggiatrici che come imprenditrici, diventa motore di cambiamento: un turismo che emoziona, cura i dettagli, e genera valore, anche economico e sociale.


Ragazza con fotocamera

Antifragilità e impresa culturale: un nuovo paradigma


Daniela Campora, presidente dell'ass. Il volo della rondine, porta l’attenzione sul valore culturale del turismo e sulla necessità di superare modelli imprenditoriali tradizionali:

Per me il turismo che ci passa accanto in questi anni va ricondotto alla dimensione di fenomeno culturale che cambia, contribuisce, rigenera. La prospettiva femminile che noi diamo al corso non è una coloritura rosa, una sorta di pinkwashing e il turismo responsabile, di cui con Aitr parliamo da anni, non è un brand.

Uno dei concetti chiave del modulo di Daniela Campora è quello di antifragilità, ovvero la capacità di evolvere attraverso gli imprevisti, tanto nella vita quanto nel fare impresa. L'intero corso è pensato per offrire strumenti pratici che superano i codici stantii dell’imprenditoria tradizionale per far valere i vissuti individuali delle donne in una visione di turismo inclusivo, perfetto per loro come imprenditrici e come turiste, senza cadere nell’appiattimento dei manuali di autostima.


Il corso affianca la segnalazione aggiornata dei finanziamenti per le imprese, all'analisi del tour operating e del travel manager collegati a strumenti come il Responsible Business Design attraverso l’esperienza diretta di imprenditrici del settore. 


In questa quinta edizione, infatti, sarà presente la case history di turismo lento e trasformativo presentata da Ilaria Canali, fondatrice della Rete Nazionale delle Donne in Cammino.


Iscrizioni aperte fino al 19 maggio - solo 17 posti disponibili!


Scarica il programma 



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