Turismi responsabili – teorie, pratiche, prospettive
Con questo lavoro corale di esperti italiani e internazionali, curato da Paolo Grigolli (Editore Franco Angeli, 2011), Direttore della Scuola di Management del Turismo di tsm-Trentino School of Management, dopo anni di sperimentazione sia in aula che nei progetti di turismo e di cooperazione sviluppati a livello nazionale e internazionale, l’autore fa una sintesi delle esperienze maturate per valorizzarle sia a vantaggio di professionisti e consulenti del settore turistico, cooperanti e studenti universitari, sia di coloro che vogliono approfondire la prospettiva del turismo responsabile.
Nel primo capitolo si vuole tentare di superare la dicotomia profit/non-profit nella prospettiva di una nuova economia capace di generare valore per una pluralità di stakeholder. L’analisi di progetti comunitari, come evidenziati nella seconda parte, può dare importanti spunti per far capire come le aziende debbano tenere alta l’attenzione sul benessere dei loro clienti, la fragilità delle risorse naturali indispensabili per il loro business, la solvibilità dei fornitori e la relazione con le comunità in cui producono e vendono il prodotto.
Il secondo capitolo rende comprensibili, attraverso una tassonomia aggiornata, le diverse definizioni di turismo responsabile e sostenibile, tentando di fare chiarezza nel microcosmo delle tipologie turistiche che, in qualche modo, presentano una matrice comune nell’attenzione alla responsabilità sociale e alla sostenibilità ambientale, iniziando con un excursus storico delle diverse tappe che hanno contribuito a popolare questo microcosmo, portando alle concezioni attuali di turismo responsabile.
Il terzo capitolo ha l’obiettivo di analizzare il fenomeno dei “turismi responsabili” dal punto di vista della domanda e ha come oggetto l’analisi della relazione tra turismo responsabile e motivazione di vacanza, comprendere cioè quali siano le motivazioni, gli interessi e le aspettative dei turisti rispetto ai prodotti o a pratiche di diverse tipologie di turismo responsabile. Inoltre, si indagano se a tali motivazioni corrispondano nicchie effettivamente attive sul mercato e se si possano trovare tra i segmenti emergenti, potenziali bacini di domanda per proposte organizzate di turismo responsabile.
Il quarto capitolo parla della creazione e dello sviluppo dei prodotti di turismo responsabile sia nei contesti territoriali (in particolare nei Paesi in via di sviluppo), sia in contesti corporate, analizzando gli elementi che lo caratterizzano. Si confrontano i profili a seconda delle motivazioni che spingono le aziende a sviluppare i loro prodotti in maniera responsabile e si forniscono alcuni suggerimenti sulle decisioni che è necessario prendere a livello strategico, funzionale ed operativo.
Il quinto capitolo riguarda la comunicazione ed il marketing del turismo responsabile, analizzando il significato della promozione dei prodotti turistici e di come le aziende utilizzino la sostenibilità e la responsabilità sociale come leve di marketing. Con particolare riferimento al contesto italiano, si approfondiscono alcuni strumenti di marketing, con l’obiettivo di fornire spunti operativi per chi decide di affrontare la sfida della promo-commercializzazione dei prodotti turistici, tenendo conto delle nuove tendenze che evidenziano come sia sempre più necessario comunicare il senso dell’esperienza del viaggio, piuttosto che le caratteristiche della destinazione. Le famiglie di prodotto sono ormai molteplici e ad ognuna di esse corrispondono canali e strumenti di marketing appropriati.
Il sesto capitolo riguarda i modelli di certificazione del turismo responsabile a livello europeo ed italiano per misurare e valutare la responsabilità dell’impresa turistica, si analizzano le caratteristiche, i principali elementi di distinzione e le problematiche. Rispondendo alle domande sui modelli fino ad ora utilizzati per progettare turismo responsabile, si indaga sulla possibilità di arrivare ad un metodo condiviso per misurare i risultati di politiche di sviluppo sostenibile. Lo studio è condotto su dieci metodologie.
Nel settimo capitolo si analizza l’esperienza di tsm-Trentino School of Management con un particolare approfondimento al Master in Tourism Management. Accanto ad un’attenzione rivolta all’individuo, si presta ascolto particolare alle dinamiche relazionali e comunicative all’interno del gruppo costituito da studenti, docenti e collaboratori all’interno del Master. Lo studio del turismo viene affrontato anche attraverso la costruzione di occasioni di apprendimento “sul campo” da parte degli studenti.
La seconda parte è strutturata secondo una presentazione di casi/progetti che rappresentano ciascuno diversi aspetti relativi alla progettazione, alla costruzione, alla promozione e alla commercializzazione dei prodotti di turismo responsabile (attività di training non formali nel settore dell’ospitalità in Sri Lanka, i partenariati tra le comunità locali tailandesi e i tour operator di turismo responsabile, l’ecoturismo nella foresta di Khe Ro nel Vietnam del Nord, la gestione di un viaggio responsabile in Cambogia, la destinazione difficile del Central Karakorum in Pakistan, la costruzione di una rete di turismo comunitario in Cearà in Brasile, le percezioni dei residenti sugli impatti del turismo-volontariato in Perù, la “Ruta del Jengibre” nella Repubblica Dominicana, un progetto di cooperazione internazionale sul mercato turistico in Senegal, la scommessa di creare prima l’incomer e poi la community in Kosovo, “Vision H2O” la creazione di prodotti di turismo responsabile a partire da un progetto europeo in Val dei Mòcheni in Trentino, e per ultimo il Movimento Slow Food per un nuovo incontro tra cibo, viaggio, culture).
Per finire: la storia, le attività, le prospettive e le criticità di un movimento, l’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR).