Storie di Artigianato Italiano

 

ITALIA AMICA nasce dalla sinergia fra le due associazioni proponenti, da un lato il CTS che fornisce la sua esperienza quarantennale di dialogo con i giovani, dall’altro AITR che dedica la sua attenzione a una “cultura del fare” finalizzata al rispetto dell’ambiente e delle antiche tradizioni.Dal progetto nasce la breve guida digitale “STORIE DI ARTIGIANATO ITALIANO”.

Partendo dalla constatazione di una diffusa scomparsa degli antichi mestieri che fanno parte della ricca e variegata storia artigianale italiana, l’intento di questa breve guida digitale – che non ha la pretesa di essere esaustiva – è quello di raccontare uno spaccato del paese fatto di donne e uomini che nonostante i sempre più rapidi cambiamenti economici, sociali e culturali in atto, continuano a fare dell’artigianato una professione, una passione e soprattutto una vocazione. Dalla serigrafia alla trasformazione della canapa, dalle parrucche alle ceramiche, dalle bambole ai presepi di cartapesta, ogni regione ha la sua storia da raccontare. Le esperienze descritte sono state scelte sulla base di diversi criteri: la tipicità, la storicità, l’innovazione, la rilevanza sul territorio, la capacità di competere con le produzioni industriali, l’unicità.

È doveroso chiarire che le testimonianze riportate potrebbero essere distinte tra artigianato artistico e artigianato tout-court, tuttavia convivono in questa raccolta con l’obiettivo di mettere in luce quanto entrambi i filoni facciano parte di una storia culturale italiana che rischia di scomparire. A questo proposito un aspetto interessante è stato indagare le diverse percezioni degli intervistati rispetto alla loro professione e al loro ruolo nella società nel contesto locale e nazionale. Nonostante le diversità geografiche, culturali e antropologiche delle varie esperienze artigianali, ricorrono alcuni tratti comuni: creatività e ingegno che permettono di attualizzare le tradizioni nella contemporaneità; la fatica del mantenere le piccole botteghe nell’era di Amazon; la gratificazione professionale del creare manuale; l’importanza della relazione umana. Molti dei testimoni hanno espresso chiaramente un concetto: “chi compra un prodotto artigianale, sa di comprare un pezzo unico che porta con sé la sua storia e quella dell’artigiana/o che l’ha creato. Il valore economico passa in secondo piano, perché non si tratta di comprare un mero oggetto, ma di vivere un’esperienza.”

Ringraziamo tutte le persone che ci hanno dedicato del tempo prezioso e ci hanno permesso di sbirciare dall’uscio delle botteghe i loro talenti e i segreti del fare, augurandoci che raccontare le loro storie possa contribuire a tenerle vive.

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