Guida migrante – itinerari di turismo responsabile
Nasreddin stava seduto sulla riva di un fiume quando un forestiero gli gridò dall’altra riva: ”Ehi! Come si passa dall’altra parte?” “Tu sei già dall’altra parte!” gli gridò Nasreddin.
La “Guida Migrante” (a cura di: Rosina Chiurazzi, Maria Paola Palladino, Francesco Vietti, edito da Compagnia delle Lettere, 2011) è frutto di un viaggio formativo e culturale avviato dal centro Interculturale della Città di Torino in collaborazione con le associazioni Nausicaa e Jawhara, un percorso finalizzato ad accompagnare un gruppo di giovani alla realizzazione di una guida turistica interculturale. A un ciclo di incontri formativi sul tema del turismo e della letteratura di viaggio, si è intercalato il laboratorio di scrittura rivolto a ragazzi che potevano accompagnare dei coetanei alla scoperta dei loro paesi d’origine o di luoghi conosciuti attraverso esperienze di turismo, di studio o di lavoro.
Il libro è composto da venti racconti di viaggio da ogni parte del mondo, con indicazioni e consigli per avvicinarci a quei paesi di cui spesso gli abitanti vivono accanto a noi, e che con noi condividono la nostra città. Gli autori sono persone che hanno vissuto un’esperienza di viaggio o di migrazione e che ne hanno voluto fare una proposta di conoscenza di popoli e culture altre per i lettori, potenziali turisti. Ogni racconto è correlato da brevi approfondimenti sulla storia delle migrazioni che hanno caratterizzato i vari paesi (Albania, Algeria, Argentina, Brasile, Burkina-Faso, Cina, Colombia, Egitto, Etiopia, Istria, Libano, Marocco, Perù, Romania, Senegal-Gambia e Turchia) e da proposte di turismo responsabile. Quest’ultime sono a cura di Viaggi Solidali, CISV e la cooperativa Walden viaggi a piedi, tutti soci di AITR, l’Associazione Italiana Turismo Responsabile, al cui Presidente Maurizio Davolio è affidata la postfazione del libro.
Una guida di viaggio innovativa, con uno sguardo attento alle contaminazioni culturali e ai legami tra turismo e migrazioni, sensibile alla scoperta di luoghi poco noti e alla valorizzazione di territori legati alle memorie famigliari.
Infatti, un gruppo rilevante di racconti nasce da coloro che, in età adulta, hanno deciso di intraprendere un nuovo percorso di vita lontano dal proprio paese, dove ritornano per una breve vacanza per riallacciare i rapporti con la società d’origine. Vi sono poi i viaggi delle “seconde generazioni”, coloro che vivono nel nostro paese, parlano perfettamente l’italiano e intraprendono viaggi di ritorno durante le vacanze alla scoperta delle proprie origini, altri invece sono veri e propri “viaggi della memoria”, legati ai ricordi d’infanzia. Ed è così che si viene accompagnati in Argentina a conoscere le realtà associative a Buenos Aires, in Burkina-Faso al seguito di un progetto di cooperazione, in Cina ad approfondire la letteratura, in Romania per sfatare i pregiudizi verso la cultura rom, in Turchia per capire i segreti dell’arte Ebru, in Etiopia per gli esami di maturità…
Da sottolineare, l’esperienza torinese, dove le passeggiate interculturali delle “guide migranti” dimostrano come gli stessi migranti possano essere i migliori accompagnatori per i turisti che vogliano scoprire sapori, profumi, storie e ricchezze del mondo sotto casa. E’ questa una particolare esperienza di trekking urbano alla scoperta di Porta Palazzo, il mercato più grande d’Europa, per vivere nelle varie aree un’esperienza di multiculturalismo quotidiano, accompagnati dalle oltre sessanta lingue che risuonano nelle strade e nei negozi. L’itinerario, che dura quasi tre ore, può essere abbinato alla visita al vicino Museo d’arte Orientale.
Ad accompagnare le passeggiate saranno giovani migranti di prima e seconda generazione, che svolgendo il ruolo di mediatori culturali introducono i visitatori alla cultura, alla gastronomia e alle tradizioni delle proprie comunità d’origine. Cantastorie che prendono per mano le paure e le trasformano in conoscenza dell’altro.
In conclusione, una riflessione sul tema del viaggio, firmata dall’artista e viaggiatore Stefano Favarelli.
Una guida turistica che si propone di intrecciare le diverse forme della mobilità umana, dai viaggi alle migrazioni, al turismo, per accostarci senza paure o pregiudizi alle migliaia di uomini e donne che lasciano il paese in cui sono nati, alla ricerca di un’alternativa.
“Guida Migrante” ci fa sperimentare quanto sia forte il messaggio dell’antico proverbio berbero: “Da lontano ho creduto che fosse una belva, avvicinandomi ho visto un uomo, parlandogli ho incontrato un fratello”.