2019: impegni e obiettivi nella cooperazione e nel turismo

Di Maurizio Davolio

L’anno nuovo 2019 si apre con tante questioni aperte e con tante nuvole all’orizzonte, nel nostro paese e in tutto il mondo. La nostra associazione è focalizzata su alcune tematiche che costituiscono la sostanza della nostra missione e il perimetro in cui operiamo.

In primo luogo, la cooperazione internazionale allo sviluppo.
Noi auspichiamo che il Governo confermi gli impegni assunti dai Governi precedenti: aumentare progressivamente le risorse destinate alla cooperazione; ovviamente non è sufficiente aumentare le risorse, si tratta anche di compiere scelte appropriate nel individuazione dei paesi prioritari, nella condivisione delle linee guida, nella gestione stessa delle risorse e nel monitoraggio della spesa.

La nota affermazione, “aiutiamoli a casa loro”, che contiene elementi di ambiguità e può essere oggetto di interpretazioni  non appropriate, deve riempirsi di contenuti positivi.  L’obiettivo deve essere quello di rendere conveniente sotto il profilo economico , sociale ed esistenziale la scelta di non partire, di restare nel proprio paese, con la propria famiglia e con gli amici; una scelta appunto basta sulla convenienza e sul vantaggio, e non sulla paura di essere respinti, di rischiare la vita nel viaggio, di subire violenze ed abusi, oltre ai costi ed alle insicurezze per il futuro.

La possibilità, in altre parole, di elaborare un progetto di vita e di lavoro nella dignità e nella sicurezza. Il turismo può offrire tante opportunità, sia di lavoro autonomo che di lavoro dipendente, per gli uomini e per le donne, anche di categorie svantaggiate o con disabilità, come ho potuto verificare in una mia recente missione in Palestina, oltre che tantissime opportunità per i giovani. 

Le ONG e gli organizzatori di viaggio aderenti ad AITR certamente daranno il proprio contributo con progetti  di cooperazione mirati ed efficaci, così come resteranno impegnati anche nelle iniziative rivolte all’ospitalità e agli immigrati, come il progetto Migrantour. 

Quest’anno il festival IT.A.CÀ , dedicato al turismo responsabile, e con cui collaboriamo, sarà dedicato al tema della Restanza, un termine che indica la volontà di rimanere nel proprio territorio, di impegnarsi per il suo sviluppo, di creare forti e stabili rapporti di collaborazione basati sull’amore per la propria terra e sui legami umani e sociali, quella stessa volontà resiliente che hanno dimostrato le popolazioni colpite dai terremoti.

Per il nostro paese noi auspichiamo politiche turistiche ispirate ai principi della sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale.

Apprezziamo il manifestato impegno del Ministro contro l’abusivismo, condividiamo alcune sue proposte per la qualificazione delle figure professionali, la sua attenzione per i problemi della promozione turistica, e speriamo che sia confermata la scelta di dedicare l’anno appena iniziato al tema del Turismo Lento, come era stato deciso dai Governi precedenti, completando un ciclo virtuoso che aveva riguardato negli anni precedenti i Cammini, i Borghi, il Cibo.

Turismo Lento significa viaggiare in modo intelligente, dedicare tempo alla sosta, alla visita, all’incontro, all’esperienza, all’ascolto della narrazione. Alla lentezza corrisponde la profondità.

Il turismo lento è un antidoto all’Overtourism, che spesso si connota per la superficialità, la fretta, e per una visita compulsiva che affida il ricordo ai selfie e all’acquisto di souvenir di dubbia provenienza. 

Il turismo lento permette di scoprire con calma e in profondità  l’immensa ricchezza culturale, artistica, naturalistica, gastronomica del nostro paese, la sua cultura tangibile e intangibile che si compone anche di prodotti tipici, di cucina tradizionale, d artigianato artistico, di folclore autentico, di tradizioni, di feste popolari storiche.

Sappiamo che le competenze nel turismo sono rimaste alle Regioni, ma siamo convinti che anche il Governo possa giocare un ruolo importante, di coordinamento e di indirizzo.I nostri soci sono pronti alla collaborazione e metteranno in campo la loro esperienza e professionalità nel quadro dei principi del turismo responsabile. 

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